Ho aggiunto al mio Vocabolario personale la parola "metacontroversiale" il giorno 08 ottobre 2010, in risposta ad un Collega avvocato sulla discussione avviata nel mio Gruppo LINKEDIN: "Conciliazione e Creatività: Professionisti Negoziatori di parte".
Cosa vuol dire questo termine? METACONTROVERSIALE è un aggettivo di recente mio conio che vuol significare una qualità di stato esprimibile "al di là della controversia" (=μετὰ, metà greco, "al di là - al di sopra ").
La ricerca delle soluzioni ad una lite con la CONCILIAZIONE creativa è "metacontroversiale", poiché supera gli ambiti tradizionali della spartizione proporzionale della "torta" data, ovvero di ciò che appare convenzionalmente concedibile a mezzo di reciproche concessioni fra le parti.
La soluzione creativa indaga ambiti, al di fuori e al di là delle evidenze fenomeniche della controversia, ambiti che appartengono ad una altra Sfera, superiore, non evidente, sensibile, avvicinabile solo con approccio creativo e fantasioso al problema.
Parafrasando un termine tecnico-giuridico, METACONTROVERSIALE riguarda la sfera dell' ULTRAPETITUM e dell’ EXTRAPETITA, cioè di quello che non è compreso nell'oggetto della lite (petìtum), perché non ne potrebbe costituire oggetto o semplicemente perché non si vuole che ne costituisca (ultrapetitum ed extrapetitum), per svariati motivi.
METACONTROVERSIALE è l'ambito e la DIMENSIONE che differenzia la Conciliazione (e Mediazione) dalla Transazione e sarà l'ambito in cui i Professionisti Negoziatori di parte, sotto la guida e il tutoraggio del Conciliatore, dovranno confrontarsi per linee sensibili al fine di fare emergere i veri bisogni sottostanti la lite fra le parti di cui hanno la fiducia, e per fornirne adeguate risposte creative e non convenzionali.
La dimensione metacontroversiale in cui il Mondo delle Professioni è chiamato a fornire il proprio apporto, rappresenta una buona palestra di ALLENAMENTO ALLA CREATIVITA’ nazionale, a noi connaturata e tipica del nostro Popolo, di Santi , di Poeti, di Inventori, e di Navigatori.
Purché intorno a questa VISIONE, la Politica faccia il suo buon lavoro, iniziando a stabilire un condiviso e veloce programma di sviluppo della Rete a Banda Larga e Larghissima (fino a raggiungere il L.T.E. Long Term Evolution), che consenta di rendere INTERNET il più importante diritto costituzionale dell’individuo in Italia.
E’ inconcepibile considerare di rango costituzionale il DIRITTO AL LAVORO, e poi non creare le condizioni affinché questo diritto sia effettivamente fruibile e tradotto in atto, alla luce degli epocali cambiamenti che stiamo vivendo in questi primi dieci anni di inizio millennio, e con l’accelerazione repentina avuta negli ultimi mesi.
Perché le condizioni del Lavoro sono mutate e lo saranno sempre di più nei prossimi anni. Il lavoro del domani avrà connotazioni sempre più da home-working, wired, local, skilled, social–friendly, non-workalchoolic, e sempre meno da lavoro tradizionale in fabbrica, anche perché l’idea, diventata ripetitivo Mantra, di aumentare la Produttività del lavoro ha un costo sociale altissimo e non sarà mai tale da metterci in seria competizione con Paesi come la Cina e l’India, a parità delle altre condizioni.
La produttività deve aumentare ma non a tutti i costi, il recupero di efficienza deve essere valutato alla stregua dell’efficacia delle strategie che sovrintendono alla sua valutazione, e con riguardo all’impianto di sostenibilità sociale del Sistema.
Parlare del SOLO aumento della PRODUTTIVITA’ del lavoro come della Panacea di tutti i mali dell’economia italiana è riduttivo, fuorviante e poco lungimirante, date le connotazioni dei cambiamenti che ci aspettano, e con cui dovremo confrontarci. Prima o poi.
Sono del parere che, sussistendone ancora gli spazi e i tempi, alcune rilevanti decisioni di Strategia-Paese potrebbero essere assunte e pianificate sin d’ora, per non indugiare ancora nell’inattivismo irresponsabile, che ne renderà dolorosa e necessitata l’adozione oltre il termine, ma a prezzo superiore. In momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, non c’è peggiore risposta alla CRISI che l’inattività, determinata dalla ingovernabilità continuativa del Paese.
Invece, è opportuno sviluppare e rendere operativa hic et nunc la RETE INTERNET a BANDA LARGA, che consentirà l’emersione di nuove opportunità di lavoro e di espressione, di nuove specializzazioni produttive, delle microimprese di nicchia, di conservare abilità artigiane in via di estinzione, di aggregare gli one man business tra loro e i distretti artigiani e produttivi, di veicolare la creatività tipica del MADE IN ITALY e del PENSATO IN ITALIA, e consentire ad ogni cittadino di avervi democratico e libero accesso.
Il potenziamento della velocità di accesso a INTERNET e la diffusione dei punti di accesso pubblico (Hot Spot e reti Wi-Fi pubbliche) consentiranno di affrontare con taglio moderno e innovativo la migliore allocazione di risorse pubbliche, secondo le priorità di cui ha effettivo bisogno l’economia nazionale.
Potenziare la RETE INTERNET, anche per il tramite della Rete Mobile e delle frequenze in Megahertz lasciate libere dal passaggio della TV in digitale, oltre che di altre frequenze non utilizzate dalla Difesa, è da considerarsi un’opera pubblica PRIORITARIA in Italia.
Essa è funzionale entro breve termine, con alto valore di spendibilità politica e con ritorni moltiplicativi, con attivazione di routine e circoli virtuosi sul Lavoro nazionale, senza cedere a logiche di conservazione dell’esistente perché ancora non (del tutto) ammortizzato, senza cedere all’anacronistico primato delle televisioni sulle reti nelle forme di gestione del consenso, e soprattutto senza cedere il passo a Opere Pubbliche faraoniche, che avrebbero compimento (forse) fra chissà quanti anni e che appaiono -allo stato delle cose attuali- come inutili forme sacramentali e sciamaniche di celebrazione del potere arrogante di una Casta, piuttosto che delle legittime aspirazioni evolutive di un Popolo.
L’intensità della Crisi attuale e le devastanti conseguenze sul Lavoro, sull’individuo e sulla Famiglia, che sono in atto e che verranno, consigliano di indirizzare le scarse Risorse Nazionali disponibili per lo sviluppo verso Opere che consentano in breve tempo fruibilità e attivazione di tali circoli Virtuosi. Il Timing deve essere il più breve possibile.
Segnalo che nella democratica FINLANDIA dal Luglio 2010, l’ACCESSO A INTERNET in BANDA LARGA ha assunto la connotazione di DIRITTO COSTITUZIONALE, garantito e inserito nel Corpus dei diritti fondamentali del cittadino finlandese.
La capacità di ripresa del nostro Paese dovrà fare appello al senso di Orgoglio Nazionale e del glorioso passato dei nostri avi. Tutte le manifestazioni e i cimenti che andranno in questa direzione saranno degni di approvazione e di sostegno politico e collettivo.
La VERA RISORSA NATURALE della NAZIONE è rappresentata dalla CREATIVITA’, non soggetta a calo, illimitata, non dipendente dal Debito pubblico, né dalla Bilancia dei pagamenti, né dall’Import-Export, spendibile subito, condivisibile quale nuovo meme di evoluzione del Sistema Paese verso traguardi di miglioramento sociale ed individuale.
La GENIALITA’ ITALIANA, che molti padri e mentori ha fornito alla Scienza, all’Arte e alla Tecnica in plurime manifestazioni del SAPERE, si esprimerà in Futuro attraverso una linea di tendenza, attraente, motivazionale, socialmente riconoscibile e premiabile, tesa al miglioramento delle cose e delle Persone, che io ho chiamato GENIALITALIA
Gian Marco Boccanera,
estratto dal libro "Conciliazione e Strategia".
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