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Ad un tratto ci riscopriamo tutti più poveri di prima: in primo luogo perchè il valore percepito degli immobili  di proprietà risulta diminuito, e soprattutto perchè gli indebitamenti  stanno lievitando verso valori inaspettati e sorprendentemente elevati.  L'aumento dei  fallimenti e le ripetute nazionalizzazioni di Banche estere e di giganti del credito e dell'assicurazione stanno aumentando e impensierendo ognuno di noi.

Ebbene se il trend macroeconomico è verso la  discesa dei prezzi immobiliari  (dopo un'insana ultradecennale corsa al rialzo) che passa per la attuale stagnazione delle trattative di compravendita, unita  al probabile  aumento futuro dei tassi di interesse  e al peggioramento della condizione dei redditi ,  allora possono emergere delle “criticità”  da parte dei mutuatari. Particolarmente  i soggetti indebitati  in termini di mutuo a tasso variabile portato alla massima estensione (25/30/40 anni), di fronte alla stagnazione del reddito e all' aumento dei tassi cui fa da contraltare la diminuzione (vera o percepita) dei valori immobiliari ,  rischiano di non potere essere più in grado di sostenere la continuità dei pagamenti dei canoni, entrando in crisi .  Ecco quindi presentarsi l'ombra sinistra del "DEFAULT" , l'insolvenza .

Da tale crisi si mette in moto il processo di esecuzione immobiliare a tutela del creditore fondiario BANCA, processo finalizzato ad espropriare il singolo da quello che molti italiani percepiscono come l’obiettivo della propria vita: la proprietà della casa di abitazione.

Lo Studio Boccanera si propone in tale frangente come soggetto attivo che tuteli le aspettative del singolo nei confronti dell’ Istituto Bancario, nel caso in cui l’indebitamento raggiunto alle condizioni di mercato non consente il normale proseguimento del rapporto finanziario. Al momento esistono diverse possibilità di rinegoziazione dei mutui o degli indebitamenti, in funzione della surroga o della portabilità del mutuo (Decreto Bersani) , oppure della rinegoziazione dello stesso con allungamento della scadenza (Decreto Tremonti) , oppure ancora con estinzione parziale ed abbassamento della rata  mensile. Oppure ancora con trattativa diretta con l' Istituto bancario.  Il Legislatore Italiano ha fornito  importanti strumenti per consentire ai privati la possibilità di poter continuare a pagare il mutuo a livelli sostenibili, prima che il continuo aumento della rata divenga impossibile e determini il default, che potrebbe condurre all'espropriazione della casa.  Riteniamo che, al fine di tutelare il bene primario della casa , sia opportuno avere un approccio professionale alla questione, anche perchè la scelta di una strada pittosto che un'altra determina  conseguenze che devono essere valutate A PRIORI e non dopo che sono ormai divenute manifeste.

Lo Studio propone i propri professionisti  quali compositori della criticità dei rapporti  tra cliente e Banca (FACILITATORI)   ed opera, laddove possibile, per ricercare una soluzione ottimale al caso specifico , attraverso la rinegoziazione del mutuo, l’allungamento dei termini di scadenza, la riconversione a tasso fisso, o altre modalità di volta in volta proposte in funzione della fattispecie in esame e consentite dalle recenti norme di tutela in materia che il Parlamento ha disposto (decreto Bersani, decreto Tremonti). Nella trattativa specifica possono rivestire un ruolo strategico fondamentale gli importi sinora pagati e la valutazione delle modalità di calcolo degli stessi , attese le recenti tendenze legislative e di giurisprudenza in merito all'anatocismo (= interessi su interessi) e in merito alle modalità del  livello soglia antiusura (recenti sentenze della Corte di Cassazione).

Anche indebitamenti di altro tipo , ad esempio verso fornitori o verso grandi creditori, possono disporre di un tentativo PROFESSIONALE di composizione in sede extra-giudiziale, mediante negoziazione diretta.

Lo Studio non  opera né in termini di sollecitazione al pubblico risparmio, per legge riservata a società specializzate, né quale mediatore creditizio, nè quale promotore e consulente finanziario, bensì in termini di assistenza e di consulenza economico-finanziaria, come già previsto dall’art 53 della vigente Tariffa Professionale dei Dottori Commercialisti approvata con DPR n° 645 del 10 ottobre 1994  (ora abrogato) e nei limiti sanciti dalla Sentenza del Tar Lazio III° Sez n° 31825 del 27. agosto 2010.

 

 

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